Pane e alga.

Alla luce fioca della finestra il pane e il burro avevano lo stesso aspetto delle alghe rafferme nel porto della Catena e pure l’odore era vagamente simile. All’esterno, il vociare annunciava il mio ritardo ormai insormontabile, mentre la maggioranza della popolazione era già al lavoro. In alternativa, in effetti, avrebbe potuto essere anche il rumore di una folla che si dirigeva verso la piazza delle erbe, ad ascoltare il discorso di Plato che si sarebbe dovuto tenere tra circa un’ora, ma d’altro canto non era il caso di rischiare. Mi alzavo di scatto a questo pensiero.