Mattina del primo giorno.

Alle ore otto mi svegliai nel letto la mattina del 4 novembre, vagamente raffreddato e per nulla affamato. L’umidità dal piano di sopra si era lentamente infiltrata nella camera che usavo per dormire da un angolo del soffitto, e ora scivolava lentamente lungo il muro fino al pavimento. Feci nota mentale di chiamare la sovrintendenza degli alloggi per risolvere il problema, o comunque per indagare la perdita. Alle otto e mezzo mi trovavo ancora nel letto a pianificare con una certa dose di disgusto e svogliatezza le commissioni della giornata, pensieri interrotti da un certo odore di bruciato.